di Diego Guerri | Presidente WWF Livorno e Occhi sulle Colline
La mappa di comunità è uno strumento con cui gli abitanti di un territorio rappresentano il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano trasmettere alle nuove generazioni. Evidenzia il modo con cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro.
Consiste in una rappresentazione cartografica o in un qualsiasi altro prodotto od elaborato in cui la comunità si può identificare.
Predisporre una mappa di comunità significa avviare un percorso finalizzato ad ottenere un “archivio” permanente e aggiornabile delle persone e dei luoghi di un territorio. Evita la perdita delle conoscenze puntuali, espressione di saggezze sedimentate raggiunte con il contributo di generazioni e generazioni. Un luogo include memorie, spesso collettive, azioni e relazioni, valori e fatti numerosi e complessi che a volte sono più vicini alla gente che non alla geografia, ai sentimenti che non all’estensione territoriale.
Non si può realizzare una mappa di comunità in un pomeriggio, ma si può cominciare a ragionare su come dovrebbe essere fatta e su cosa dovrebbe contenere.
Da un post del sito di Occhi sulle Colline del luglio 2012
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